Lorenzo e la sua nuova carriera nel mondo delle criptovalute
Lorenzo Carrone nasce come programmatore e sviluppatore di siti di e-commerce. Dopo aver girato il mondo vivendo in paesi come Spagna, Inghilterra e Germania, Lorenzo vola a Los Angeles per partecipare alla Winter Session 2019 di M Accelerator. Oggi lavora per una delle più importanti piattaforme nel settore delle criptovalute.
Lorenzo, grazie per aver risposto al nostro invito. Raccontaci qualcosa di te e del tuo nuovo percorso professionale.
Io nasco come programmatore. Dopo aver lasciato l’università ho frequentato diversi corsi professionali per diventare programmatore. Non ho finito l’università, mi sono buttato da subito nel mondo del business e dell’imprenditoria. Ho iniziato creando dei siti web per società italiane e poi sono approdato nel mondo dell’e-commerce. Ho inoltre cominciato a lavorare con le ads di Facebook per diverse aziende.
Per questo ho deciso poi di venire a Los Angeles e seguire il corso di M Accelerator.
Al momento sto lavorando per una società di exchange di criptovalute, una piattaforma tramite le quale si possono scambiare le valute Fiat, quindi l’euro e il dollaro, con le criptovalute. Parliamo sia di bitcoin che di altre cripto esistenti.
Si tratta di un ecosistema enorme. Io mi occupo principalmente della risoluzione dei problemi, è una sorta di assistenza che riguarda principalmente il mondo delle blockchain.
Come è la tua giornata tipo?
La mia giornata, da quando ho iniziato a lavorare per questa società, è dedicata principalmente a questo lavoro.
Fino a quattro mesi fa vivevo alle Canarie e mi occupavo ancora di siti di e-commerce. Questo mi consentiva di lavorare e di dedicarmi anche alle mie passioni, come il surf.
Il lavoro di adesso mi prende parecchio tempo, almeno 9 o 10 ore al giorno. Ma questo perché ci sono dei problemi tra la cultura italiana e l’argomento criptovalute e blockchain. Ci sono molte persone che stanno iniziando a interessarsi e che quindi vogliono operare, ma non hanno le basi e le conoscenze per riuscire a capire questo sistema.
Provano a operare con le criptovalute, arrivate ormai anche qui all’orecchio di tutti, però coloro che si mettono a studiare le whitepaper alla fine sono pochi.
Ecco perché questo lavoro porta via parecchio tempo: ti scontri con persone che si iscrivono alla piattaforma perché ne hanno sentito parlare, ma poi quando li metti davanti ad articoli e informazioni varie loro non li leggono neanche, non provano nemmeno a saperne di più.
Si tratta di un ecosistema ancora problematico e sconosciuto agli italiani. Fortunatamente lavoro anche in inglese con utenti internazionali, che mi fanno stare più tranquillo.
A breve ripartirò, andrò a Barcellona e lavorerò da remoto.
Sei arrivato a Los Angeles grazie al bando Torno Subito. Come hai conosciuto questo bando?
Ho conosciuto M Accelerator molto casualmente tramite una ad su Facebook. Appena ho visto che si trovava a Los Angeles mi sono subito informato sul vostro programma di Digital Marketing e imprenditoria e ho pensato che potesse fare al caso mio.
Ho quindi deciso subito di partecipare al bando Torno Subito e fortunatamente ce l’ho fatta. Io ero già stato a Los Angeles in vacanza. Essendo appassionato di skateboard e surf, per me la California era un sogno. Tornare a Los Angeles con il vostro corso è stato molto importante per me. Mi ha aiutato a cambiare la mia visione del lavoro.
Hai scelto subito M Accelerator o ti sei informato anche su altri corsi ai quali avresti potuto partecipare tramite il bando?
No, non ho cercato altri corsi. Prima di tutto perché per me era un sogno poter tornare in California. Il mio obiettivo è quello di riuscire a vivere lì un giorno. Informandomi poi sul vostro programma, ho capito che quella poteva essere la combinazione perfetta. Forse è stato il destino che mi ha fatto vedere quell’ad. Non ho dovuto cercare altro, è stata una cosa molto veloce e spontanea.
Come si svolgeva la tua giornata tipo a LA?
Durante la settimana seguivo i corsi di M Accelerator. Ho cambiato tre quartieri in tre mesi, le distanze a Los Angeles non sono come quelle italiane, quindi mi ricordo che dopo 50 minuti di bus alla fine delle lezioni non avevo la forza di fare nulla, mi sono dedicato completamente al corso.
Nei giorni liberi, però, ero spesso a Venice Beach a surfare o in giro per skateparks. Al di fuori del corso ho conosciuto altre persone che si occupavano di Digital Marketing e Startups e passavo molto tempo con loro a parlare di business.
A distanza di tempo, quale è stata la cosa più importante che hai imparato o scoperto tramite il nostro programma?
Sicuramente il “metodo americano” di lavorare. Il modo di porsi, la positività. Il ringraziare, l’incoraggiamento e il supporto, cose che in Italia non si vedono molto. Negli Stati Uniti ti vengono riconosciuti i tuoi meriti.
Ci sono stati dei momenti nel tuo lavoro in cui ti sei reso conto che il nostro approccio ti è stato utile?
Assolutamente sì, soprattutto nel mio attuale lavoro. Questa è una società internazionale, quindi ho a che fare davvero con gente da tutto il mondo. Ritrovo proprio gli stessi aspetti che ho conosciuto a M Accelerator: come dicevo, la positività, l’incoraggiamento e il supporto.
C’è un’esperienza in particolare che ricordi di quando eri a Los Angeles?
Potermi dedicare alle mie grandi passioni come il surf e lo skateboard. Per me era un sogno essere lì, Venice Beach, Huntington Beach, tutte quelle zone lì. Mi è bastato solo vedere quei posti che guardavo nei film da bambino.
Los Angeles è una città che ti ispira, ti senti come se fossi in grado di fare qualsiasi cosa.
Sarebbe la città perfetta per me.
C’è stato qualcosa che ti ha fatto cambiare punto di vista sul lavoro, sulla vita, sullo studio?
Per me è stata un’esperienza rivoluzionaria, anche se io nella vita ho sempre viaggiato molto. Ho vissuto in Inghilterra, Spagna, Germania. Non si trattava di una prima esperienza. Non sono uscito dalla comfort zone, ne ero già fuori.
Tuttavia non mi era mai capitato di vivere un’esperienza totalmente in lingua inglese in ambito lavorativo. Questa per me è stata una bella novità, ho imparato molto.
Confrontarmi con partecipanti e startup internazionali mi ha insegnato tanto. Era una cosa a cui non ero abituato.
Cosa consiglieresti a chi sta pensando di partecipare al bando Torno Subito?
Se siete appassionati del mondo del digital marketing, delle startup e dell’imprenditoria, allora M Accelerator è il posto giusto per voi. Alessandro, director di M Accelerator, è una persona estremamente disponibile e può insegnarvi tanto.
Per non parlare poi di Scott, il vero manager americano: ho imparato tantissimo da lui. E Lizzie, grazie alla quale ho acquisito più confidence durante i miei pitch nonostante il forte accento romano.
Consiglio davvero a tutti di provare.
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